Dopo aver seriamente temuto di restare tutti a casa a causa della mancanza di neve e delle temperature della prima parte del mese di gennaio più consone al clima primaverile, fortunatamente alcuni giorni prima della partenza c'è stato un ritorno dell’inverno, e così, grazie alle abbondanti nevicate, dal 31 al 1 febbraio il tanto atteso “Progetto montagna” ha potuto svolgersi con le migliori condizioni possibili. E infatti il perfetto innevamento e le temperature invernali hanno fatto da cornice alle tre splendide giornate trascorse a Prato Nevoso, che ha portato sulle piste da sci 137 studenti delle classi terze dell’Itis Delpozzo, accompagnati da 12 loro insegnanti.
L’attività è stata organizzata dal dipartimento di Scienze Motorie Sportive, in collaborazione al progetto proposto dalla Regione Piemonte.
Nei tre giorni gli allievi hanno sciato con il supporto dei maestri, migliorando o imparando sia la discesa libera che lo snowboard, insieme anche ad una lezione sul comportamento corretto da tenere sulle piste.
In aggiunta alle attività sportive, si sono svolte delle lezioni tematiche circa i pericoli della montagna in inverno e la loro prevenzione, tenute dal personale del Soccorso Alpino; una sull’utilizzo dell’A.R.VA. (Apparecchio Ricerca Valanghe), una sulla sonda verticale, e una dimostrazione pratica di ricerca di dispersi sotto le valanghe con cane addestrato.
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Nel corso degli ultimi anni all’ITIS Delpozzo si è avviato un nuovo percorso di innovatività nell’ambito dell’Elettrotecnica.
Il Dirigente Ivan RE afferma che “l’arrivo di nuovi insegnanti fortemente motivati unitamente all’esperienza dei docenti già presenti in Istituto ha permesso al settore di Elettrotecnica
di presentare un’offerta formativa al passo con le richieste del territorio. Le risorse economiche disposte hanno pertanto trovato docenti pronti ad utilizzarle al meglio con i loro studenti”.
Ed è proprio da uno dei docenti arrivati nel corso degli ultimi due anni, il prof. Paolo Macagno, che è giunta una interessante opportunità per gli studenti del settore.
La richiesta avanzata al Dirigente di costituzione di un Test Center Siemens Automation ha trovato ampio sostegno anche nel Dipartimento che ne ha colto le rilevanti opportunità per gli studenti.
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Grinta e cuore hanno portato gli azzurri a uno splendido terzo posto dietro alla scatenata Norvegia e alla Svezia
È un'Italia splendida quella scesa sulla pista olimpica di Whistler, in Canada: grinta e cuore hanno portato gli azzurri Iris De Martin Pinter, Davide Ghio, Nadine Laurent e Aksel Artusi a conquistare uno splendido bronzo dietro solo ad una scatenata Norvegia e alla Svezia.
Sin da subito è una sfida a due tra Norvegia e Svezia: Milla Grosberghaugen Andreassen e Lisa Eriksson affrontano la prima frazione in tecnica classica ed è una lotta alla pari tanto da dare il cambio ai rispettivi compagni, Lars Heggen per la Norvegia e Elias Danielsson per la Svezia, contemporaneamente. Dietro, il gruppo di testa è seguito da America, Svizzera, Finlandia, Canada e dall'Italia con l'azzurra Iris De Martin Pinter che scambia con il piemontese Davide Ghio in 5ª posizione e un distacco dal duo di testa di 23''.
Nella seconda frazione, sempre in classico, la Norvegia fa il vuoto dietro di se grazie ad una superlativa prestazione di Lars Heggen che stacca lo svedese Elias Daniesson alzando di molto l'asticella della gara. La Svizzera con Fabrizio Albasini segue a ruota e per l'Italia è un bravissimoo Davide Ghio che recupera secondi e scavalca gli Stati Uniti per portarsi al 4° posto: l'atleta piemontese delle Fiamme Gialle cambia con Nadine Laurent a 55'' dalla vetta.
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Gli studenti nel mese di Gennaio 2023 potranno iscriversi per partecipare ad attività tematiche sulla cybersecurity. Le ragazze iscritte ai corsi di informatica e robotica, fino al 15 Gennaio potranno iscriversi a CyberTrials (https://www.cybertrials.it/), il programma di gaming e formazione dedicato alle studentesse delle scuole superiori. Fino al 2 Febbraio le iscrizioni a CyberChallenge.IT (https://cyberchallenge.it/), il programma nazionale di addestramento in cybersecurity dai 16 ai 24 anni, per essere selezionati a intraprendere un corso professionale sulla cybersecurity.
Tutte le attività sono organizzate dal cyberSecNatLab (Cybersecurity National Lab). Il Laboratorio concorre alla creazione dell’ecosistema nazionale della cybersicurezza, mettendo a sistema le eccellenze della ricerca in cyber sicurezza in Italia e offrendo a decisori pubblici e istituzionali il proprio contributo per mettere in sicurezza il cyberspazio italiano e aumentare la competitività del sistema Paese. Il CyberSecNatLab è coordinato dal CINI, il consorzio interuniversitario di coordinamento degli atenei Italiani.
Durante l’estate 2022 è stato affrontato un PON sulla cybersecurity, tenuto dai professori Borgogno Claudio e Nicola Nero, del corso di Informatica, presentava come fine quello di introdurre gli studenti al mondo della sicurezza digitale e stuzzicare la curiosità degli studenti per incoraggiare l’approfondimento sulle tematiche della sicurezza informatica.
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Nelle mattinate di lunedì 19, martedì 20 e venerdì 23 dicembre 2022 nel nostro istituto si è svolta un’attività di orientamento alla scoperta dei rapporti tra la matematica e il cubo di Rubik che ha coinvolto alcune classi della scuola media di Cervasca. Durante le attività, organizzate e gestite dal prof. Sergio Sperotto con la collaborazione di alcuni studenti,
sono stati presentati vari approcci risolutivi al noto gioco del “cubo magico”.
Gli alunni sono stati accompagnati ad apprendere e mettere in pratica una prima fase dell’attività, e in seguito sono state presentate fasi successive come stimolo ad andare avanti nel percorso, attraverso un approccio che richiede l’acquisizione di abilità paragonabili a quelle del calcolo algebrico e del ragionamento logico-matematico in genere. In questo modo i ragazzi sono stati messi in grado di analizzare la situazione e successivamente applicare gli strumenti appresi, con un approccio tipico della metodologia di Problem Posing e di Problem Solving.
Come ulteriore spunto di riflessione il docente, approfittando delle abilità illusionistiche di uno studente, ha mostrato come agli occhi di un individuo inesperto le fasi di osservazione, manipolazione e risoluzione del cubo di Rubik possano essere viste come una magia, mentre in realtà si tratta dell’applicazione di corrette tecniche di analisi e risoluzione.
Alunni e docenti della scuola media coinvolti nell’attività hanno mostrato di gradire con grande interesse e partecipazione questo tipo di approccio, in grado di fornire una prospettiva ludica e per loro inedita della matematica.