La quinta biotecnologie sanitarie in visita al Santa Croce.

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Personale scolastico

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Mercoledì 21 febbraio la classe 5A BIO si è recata con la professoressa Dessì presso l’ospedale Santa Croce di Cuneo per prendere parte ad una interessantissima lezione teorica e pratica presso il Centro Trasfusionale e di Ematologia.
Gli studenti hanno assistito alle operazioni di prelievo di sangue da donatori, visto quali operazioni di frazionamento si svolgono sul sangue raccolto, come esso viene destinato ai pazienti in base alle loro specifiche necessità e infine come viene operata una trasfusione di sangue.
La visita è stata resa possibile grazie agli accordi presi dalla Professoressa Navarra con l’operatrice sanitaria Dott.ssa Elda Gastaldi, la quale ha accolto la classe con estrema cordialità e professionalità, facendo compilare ai ragazzi (ovviamente in modalità di simulazione) il questionario anamnestico, il consenso informato e l’idoneità alla donazione, per comprendere quali malattie pregresse, condotte di vita o provenienze geografiche precludono la possibilità di donare e perché.
La Direttrice dell’Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, Dottoressa Paola Maria Manzini, ha accolto con entusiasmo i nostri studenti e ha sottolineato l’importanza della donazione del sangue e del midollo osseo per salvare vite umane, diventando donatori e/o facendosi portavoce. Questo succedeva proprio all’indomani dell’appello lanciato dal Liceo Peano Pellico per aiutare Riccardo, ragazzo che ha scoperto, dopo un improvviso malessere, di essere affetto da una grave malattia che potrà sconfiggere solo attraverso la ricezione di un midollo compatibile sano e che per ora è in vita grazie alle continue trasfusioni di sangue.
La visita è proseguita nel laboratorio in cui i tecnici si occupano del frazionamento del sangue raccolto nelle sue componenti cellulari (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) e liquide (plasma): gli studenti hanno osservato l’intero processo, svolto mediante l’uso di sofisticate macchine che facilitano e velocizzano il lavoro, che viene svolto in maniera estremamente precisa, senza possibilità di errore.

Al primo piano dell’ospedale, in Ematologia, la visita è stata guidata dalla biologa responsabile del reparto, Dott.ssa Maristella Prucca, la quale ha illustrato come vengono destinate le sacche di sangue ai pazienti bisognosi di trasfusioni, ponendo attenzione alle compatibilità di gruppo sanguigno, fattore Rh, ma non solo, poiché esistono vari altri antigeni di cui occorre scrupolosamente tenere conto, per evitare reazioni negative del paziente, potenzialmente anche letali.
La visita ha avuto senz’altro un alto valore formativo per la prima classe di ragazzi che si presta ad ottenere il titolo di studio in Biotecnologie Sanitarie. La maggior parte di essi, infatti, manifesta l’intenzione di iscriversi a Corsi di Laurea in ambito sanitario, sia a livello più tecnico che a diretto contatto con i pazienti. L’incontro con dei professionisti sanitari (tecnici di laboratorio, biologi, assistenti sanitari, infermieri, medici) è stato una preziosa occasione per riflettere sull’orientamento professionale dei nostri futuri maturandi.
Oltre a questo, la visita è stata ulteriore occasione, oltre ai Progetti già svolti a scuola, per aumentare la consapevolezza dell’importanza della donazione di midollo e di sangue e quindi un’occasione di crescita dei nostri studenti come cittadini responsabili, chiamati, più di altri, a farsi promotori dell’importanza di tale dono.
I ragazzi della classe quinta avevano visitato lo scorso anno l’Istituto – Centro di Ricerca Oncologico di Candiolo, grazie agli accordi e alla collaborazione con la Dottoressa Arena, ricercatrice dell’Istituto, la quale si era gentilmente prestata come guida ai laboratori del Centro. In esso gli studenti sono venuti a contatto con modernissime tecniche ed apparecchiature che rendono Candiolo un centro di indiscussa eccellenza per la ricerca e la cura dei tumori.
Due visite importanti che se si sommano ad interventi di esperti in classe, ad altre visite, come quella al Museo di Antropologia Criminale “Lombroso” di Torino, hanno dato la possibilità agli studenti di aprire il proprio sguardo su realtà lavorative interessanti e accattivanti, dando loro uno stimolo in più per impegnarsi seriamente nello studio e perseguire i propri obiettivi.
La collaborazione con l’ospedale di Cuneo e con il Centro di Ricerca di Candiolo continua e si rafforza: si tratta di una risorsa importante per i nostri studenti, che a loro volta rappresentano una grande risorsa presente e futura.