SCUOLA E MAFIA

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Personale scolastico

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Camorra “IL FENOMENO DELLA MAFIA” Cos’è la mafia : Mafia è un termine inizialmente utilizzato per indicare un’organizzazione criminale originaria della Sicilia, più precisamente definita come Cosa nostra. Il termine è poi entrato nell’uso mondiale, indicando numerose altre organizzazioni anche al di fuori dall’ambito italiano. 

Dove e come si compone:  La Camorra è costituita da un insieme di bande che si compongono e si scompongono con grande facilità, a volte pacificamente, altre volte con scontri sanguinosi. I clan nascono per via di gruppi criminali. La Camorra si forma agli inizi del secolo scorso nella città di Napoli,una delle città piu belle d’italia; tende ad avere con tutti relazioni di scambio permanente. Oggi, l’ambito degli affari delle organizzazioni camorristiche è, praticamente, illimitato I traffici di stupefacenti si svolgerebbero tanto mediante contatti diretti con i produttori quanto mediante il controllo del piccolo spaccio attraverso bande di ragazzini o, addirittura, tramite famiglie che coinvolgono i loro membri. Questo rapporto di dipendenza economica dei più emarginati consente alla Camorra di disporre di un inesauribile bacino di reclutamento dei nuovi quadri. Un caso in particolare: Scampia, indice di disagio è la scarsa scolarizzazione a livello di scuola media superiore. Per molti ragazzi del quartiere l’abbandono della scuola è seguito dall’ingresso nel commercio di sigarette di contrabbando o dallo spaccio di stupefacenti e alla fine dall’entrata nell’esercito della camorra. Questi circuiti di economia illegale consentono di ricevere immediatamente un proficuo guadagno. L’esclusione e la marginalità costituiscono, insomma, punti a favore  dell’economia del crimine: sono i fattori che facilitano il reclutamento, e spiegano il consenso ed il prestigio goduto dai boss nelle aree disagiate. Il tratto comune di questa gioventù, , è la mancanza di carte da giocare sul mercato del lavoro onesto. Infatti questi soggetti hanno alle spalle ambienti familiari che non sono in grado di fornire una preparazione “ereditaria” al lavoro (artigianale,ecc.) una scolarizzazione non completata o limitata alla fascia dell’obbligo, il mancato accesso agli istituti di formazione professionale, e comunque la vita in un ambiente nel quale il lavoro non è riconosciuto come valore inestimabile.

Giovanni Bottasso, Francesco Ferrero, Mattia Bertaina, Andrea Battisti, Lorenzo Garro, Nicolò Dalmasso 3^A