
Stretching è una parola inglese che vuole dire allungamento (dal verbo “to stretch”)e consiste in un insieme di tecniche di allungamento muscolare utilizzato nella fase preparatoria, o in quella conclusiva, in moltissime discipline sportive. L’obiettivo è di migliorare la mobilità articolare, ovvero la capacità di muovere un’articolazione, nella sua massima ampiezza, senza avere dolori.
Lo stretching può essere statico o dinamico.
Lo stretching dinamico consiste in ripetizioni di movimenti alla ricerca della massima escursione articolare, senza mai sforzare. Gli esercizi sono delle oscillazioni controllate che portano dolcemente ai limiti della gamma di movimento. Esempio: gli slanci.
L’ allungamento dinamico migliora la flessibilità dinamica ed è molto utile come fase di riscaldamento.
Lo stretching statico è invece utile nella fase di raffreddamento per ridurre la sensazione di fatica.
E’ costituito da esercizi che si ispirano allo yoga per allungare un muscolo per effetto di un’azione esterna (gravità, peso del corpo, elastico, ecc).
Questi esercizi possono essere eseguiti come allenamento a sé o come post allenamento soprattutto per gli sport che richiedono una forza esplosiva (salti, 100 m, ecc.), perché lo stretching statico potrebbe peggiorare la prestazione se eseguito prima dell’allenamento.
Gli esercizi sono basati sul mantenere la posizione (tra 15 e 30 secondi) cercando il rilassamento con la respirazione. I movimenti in nessun caso devono essere bruschi per non ottenere l’effetto opposto, cioè creare una tensione al muscolo (col rischio di contrattura o strappo muscolare).
La tensione del muscolo deve essere lenta e progressiva. E’ importante fermarsi quando si è raggiunta la tensione massima.
Durante lo stretching statico, i muscoli antagonisti sono sollecitati al contrario. Esempio: quando allunghi i muscoli posteriori della coscia, i quadricipiti sono in accorciamento.
Lo stretching porta molti benefici a livello dell’apparato locomotore. Coinvolge non solo i muscoli ma anche i tendini, le ossa e le articolazioni contribuendo ad una maggiore lubrificazione articolare.
Se viene eseguito correttamente, lo stretching può contribuire a ridurre l’usura della cartilagine e le possibilità di soffrire di artrosi, oltre alla possibilità di ottenere una riduzione delle tensioni e dello stress favorendo di fatto il rilassamento.
Si rivela di grande importanza anche in ambito riabilitativo per riacquistare l’ampiezza dei movimenti e per compensare la rigidità muscolare causata da posture scorrette.
Può essere praticato a tutte le età anche se non si fanno altri sport ma semplicemente per ritrovare una certa armonia del corpo.
Oltre a rilassare, lo stretching previene e migliora:
Lo stretching statico è invece utile nella fase di raffreddamento per ridurre la sensazione di fatica.
E’ costituito da esercizi che si ispirano allo yoga per allungare un muscolo per effetto di un’azione esterna (gravità, peso del corpo, elastico, ecc).
Questi esercizi possono essere eseguiti come allenamento a sé o come post allenamento soprattutto per gli sport che richiedono una forza esplosiva (salti, 100 m, ecc.), perché lo stretching statico potrebbe peggiorare la prestazione se eseguito prima dell’allenamento.
Gli esercizi sono basati sul mantenere la posizione (tra 15 e 30 secondi) cercando il rilassamento con la respirazione. I movimenti in nessun caso devono essere bruschi per non ottenere l’effetto opposto, cioè creare una tensione al muscolo (col rischio di contrattura o strappo muscolare).
La tensione del muscolo deve essere lenta e progressiva. E’ importante fermarsi quando si è raggiunta la tensione massima.
Durante lo stretching statico, i muscoli antagonisti sono sollecitati al contrario. Esempio: quando allunghi i muscoli posteriori della coscia, i quadricipiti sono in accorciamento.
Lo stretching porta molti benefici a livello dell’apparato locomotore. Coinvolge non solo i muscoli ma anche i tendini, le ossa e le articolazioni contribuendo ad una maggiore lubrificazione articolare.
Se viene eseguito correttamente, lo stretching può contribuire a ridurre l’usura della cartilagine e le possibilità di soffrire di artrosi, oltre alla possibilità di ottenere una riduzione delle tensioni e dello stress favorendo di fatto il rilassamento.
Si rivela di grande importanza anche in ambito riabilitativo per riacquistare l’ampiezza dei movimenti e per compensare la rigidità muscolare causata da posture scorrette.
Può essere praticato a tutte le età anche se non si fanno altri sport ma semplicemente per ritrovare una certa armonia del corpo.
Oltre a rilassare, lo stretching previene e migliora:
- traumi
- l’elasticità dei muscoli e dei tendini
- il mal di schiena
- la circolazione.
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